Due fiumi si incontrano e due monti si guardano - Piobbico, l'abbraccio perfetto tra storia e natura

Un viaggio nelle Marche, lento e attento, svela angoli nascosti, borghi incastonati tra colline e montagne, sentieri silenziosi e panorami che respirano tradizione e memoria; chi vi si immerge con calma scopre meraviglie che il tempo sembra aver preservato per occhi curiosi e cuori pazienti.

Castello Brancaleoni

Il Castello Brancaleoni di Piobbico è una delle più imponenti residenze nobiliari delle Marche, simbolo del potere della famiglia che per secoli dominò il territorio e testimonianza viva di arte, storia e identità comunitaria.

Origini e ascesa della famiglia Brancaleoni

La famiglia Brancaleoni appare nelle fonti a partire dal XIII secolo come una delle casate più influenti dell’Appennino umbro-marchigiano. Il loro potere si consolidò attorno al Castello di Piobbico, che divenne il fulcro della signoria.

 

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Chiesa di San Pietro

La Chiesa di San Pietro, con la sua caratteristica piazzetta, domina il borgo storico di Piobbico ed è situata in posizione suggestiva, proprio ai piedi del Castello Brancaleoni. La sua origine risale almeno al XIV secolo, testimoniando il profondo legame tra la comunità e la tradizione religiosa del territorio.

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Chiesa di Santo Stefano

La Chiesa di Santo Stefano, situata a Piobbico, rappresenta uno dei luoghi di culto più significativi e identitari del borgo. Custodisce secoli di storia, fede e arte, ed è legata profondamente alla vita della comunità locale. La chiesa si distingue per l’architettura sobria ma elegante.

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Eremo di Moribondo

L’Eremo di Morimondo fu fondato dai Cistercensi, che seguivano la regola di San Pier Damiani, e risale all’XI secolo. Il suo nome sembra derivare dalla casa madre francese di uno dei cinque rami dei Cistercensi: Morimond, un toponimo evocativo che suggerisce luoghi lontani dalla civiltà.

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Santuario di Santa Maria in Val d'Abisso

A sud-est dell’abitato di Piobbico sorge il Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso, edificato su un colle da cui si gode un panorama mozzafiato su una zona selvaggia del Monte Nerone. Qui si erge, visibile anche a occhio nudo, una roccia sporgente dalle pareti verticali e caratterizzata da un ampio foro, conosciuta come “Balza Forata”.

Monte Nerone

Il Monte Nerone, situato in una zona fortemente antropizzata, rappresenta una delle mete escursionistiche più interessanti dell’Appennino umbro-marchigiano. La vetta non è completamente accessibile: gli ultimi metri sono occupati da ripetitori e antenne, protetti da una recinzione che ne impedisce la percorrenza. Tuttavia, questo non toglie fascino all’escursione, che offre una grande varietà di ambienti naturali e panorami mozzafiato.