Escursioni e Trekking

Escursioni e Trekking

I sentieri di Piobbico rappresentano un patrimonio naturalistico e culturale unico, capace di unire la bellezza selvaggia dell’Appennino umbro-marchigiano con la memoria storica di luoghi antichi. Camminare lungo questi percorsi significa immergersi in boschi fitti di faggi e querce, costeggiare torrenti dalle acque limpide, salire verso creste panoramiche e scoprire eremi solitari o ruderi medievali che raccontano un passato di spiritualità e vita rurale.

Sentieri del Monte Nerone

Il Monte Nerone è una delle mete escursionistiche più amate dagli appassionati di trekking che partono da Piobbico. I suoi sentieri si sviluppano tra gole, boschi e creste panoramiche. Particolarmente noto è il Sentiero CAI n. 1 (oggi rinumerato 200 SI e 201), che dal Santuario di Santa Maria in Val d’Abisso conduce fino alla vetta, passando per la suggestiva Balza Forata. È un percorso impegnativo, che regala panorami spettacolari sulla Gola dell’Infernaccio e sulle vallate circostanti.


Anello del Montiego

Un itinerario molto apprezzato è l’Anello del Monte Montiego, che unisce i sentieri CAI n. 405a, 463 e 405. Questo percorso ad anello permette di esplorare ogni sfaccettatura del Monte Montiego, tra boschi di conifere, radure e paesaggi aperti che offrono vedute sul Candigliano e sul vicino Monte Nerone. L’escursione è di media difficoltà e consente di vivere l’esperienza di un ambiente naturale intatto e silenzioso.


Sentiero 410 per la Capanna del Conte

Dal centro abitato di Piobbico parte il Sentiero 410 (ex Sentiero 10), che raggiunge il Rifugio Capanna del Conte, situato nei pressi del rilievo secondario del Monte della Croce. L’itinerario, lungo circa 4,4 km, attraversa boschi freschi e tratti panoramici, con tempi medi di salita compresi tra 1 ora e 45 minuti e 2 ore. Questo percorso è ideale per escursionisti che cercano un itinerario immersivo ma non eccessivamente impegnativo.


Il Fosso dell’Eremo e l’Eremo di Morimondo

Un sentiero affascinante segue il corso del Fosso dell’Eremo, affluente del Candigliano, e conduce fino ai ruderi dell’Eremo di Morimondo, fondato nell’XI secolo dai monaci Cistercensi. Lungo il cammino si incontrano pareti rocciose attrezzate per arrampicata e grotte utilizzate un tempo dai monaci eremiti. L’atmosfera che si respira è sospesa e suggestiva, tra natura selvaggia e tracce di spiritualità.