Castello Brancaleoni
Il Castello Brancaleoni di Piobbico è una delle più imponenti residenze nobiliari delle Marche, simbolo del potere della famiglia che per secoli dominò il territorio e testimonianza viva di arte, storia e identità comunitaria.
Il Castello Brancaleoni rappresenta il cuore storico e simbolico di Piobbico. Sorto in epoca medievale come rocca difensiva, fu progressivamente trasformato in una residenza nobiliare di grande pregio architettonico. La famiglia Brancaleoni, che governò su Piobbico per circa sei secoli, ne fece il proprio palazzo dinastico, arricchendolo di sale, cortili, logge e decorazioni pittoriche che ancora oggi testimoniano il prestigio raggiunto.
L’imponente struttura si sviluppa su più livelli e ingloba elementi di fortificazione tipici delle prime fasi, come mura poderose e torri angolari, accanto a spazi di rappresentanza rinascimentali e ambienti di vita quotidiana. Tra gli ambienti più significativi spiccano il cortile d’onore, la sala maggiore e le stanze affrescate che celebrano la grandezza della casata.
La simbologia del castello si lega indissolubilmente alla figura dei Brancaleoni. Da semplice baluardo militare, esso si trasformò in segno di stabilità politica, di continuità dinastica e di radicamento territoriale. Le pietre del castello raccontano tanto la difesa del borgo quanto la capacità di attrarre artisti, artigiani e uomini di cultura, divenendo un centro vitale per la comunità.
Oggi il Castello Brancaleoni non è solo un monumento, ma anche un custode di memoria: testimonia la potenza di una famiglia, la stratificazione di epoche diverse e la resilienza di un borgo che continua a riconoscersi nelle sue mura. È un simbolo di identità, di storia e di appartenenza, proiettato dal passato verso il futuro.
Nel Cuore del Castello
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Il Castello Brancaleoni di Piobbico, con il suo Cortile d’Onore progettato da Baccio Pontelli, rappresenta l’ingresso della cultura rinascimentale nel borgo. Il conte Guido, nel XV secolo, avviò i primi lavori per rendere più accogliente il fortilizio, proseguiti poi dal figlio Roberto, legato alla corte dei Montefeltro. Dallo scalone ispirato al Palazzo Ducale di Urbino si accede agli Appartamenti Nobili, impreziositi dagli stucchi dorati di Federico Brandani, autore anche delle decorazioni della celebre “Sala del Leon d’Oro”, con richiami alla Battaglia di Lepanto. Le sale attigue, denominate “Camera Romana” e “Camera Greca”, custodiscono affreschi di ispirazione storica e mitologica, accanto a raffinati camerini di preghiera con opere sacre. Nell’ala ovest si sviluppa la “Fuga di stanze”, un colpo d’occhio di 150 metri che attraversa undici ambienti tra galleria, armeria, biblioteca, cucine e sala del trono. Le strutture più antiche, invece, mostrano l’anima fortificata del castello: murature spesse, prigioni, pozzi e spazi per soldati e servitù. All’interno del palazzo trova spazio il Museo Civico Brancaleoni, articolato in diverse sezioni: Usi e costumi: strumenti della vita artigiana e contadina, con la tradizione della tessitura dei tappeti di lana. Speleologica e geo-paleontologica: oltre 5000 reperti fossili e lo scheletro di un orso delle caverne. Ornitologica: con oltre cento esemplari, dominati dall’aquila reale. Archeologica: reperti dall’età del bronzo al periodo romano. Numismatica: più di mille monete e medaglie, tra cui opere di G.M. Monassi. Il Castello Brancaleoni non è solo una dimora storica, ma un vero scrigno di arte, storia e natura, che racconta la ricchezza culturale di Piobbico dalle radici medievali fino al Rinascimento e oltre.
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